GROSSETO (martedì 16 aprile 2024) – Una storia di ingiustizia e vittoria si è svolta a Grosseto, dove un risparmiatore si è visto raggiunto da un decreto ingiuntivo di oltre 60mila euro nel 2021, nonostante avesse regolarmente rimborsato un finanziamento risalente quasi vent’anni prima.
Di Daniel Caria
La società di cartolarizzazione dei crediti bancari che aveva avanzato la richiesta non è stata in grado di produrre documenti validi a sostegno della sua pretesa.
Fortunatamente, il risparmiatore non si è arreso e ha deciso di rivolgersi allo sportello Confconsumatori di Grosseto per ricevere assistenza legale. Grazie all’aiuto dell’avvocato Francesco Lepri del foro di Grosseto, la vicenda ha avuto un epilogo favorevole: la sentenza 183/2024, emessa dal giudice Claudia Frosini, ha annullato l’ingiunzione, stabilendo che l’attestazione rilasciata dalla banca cedente non costituisce prova sufficiente del credito nel giudizio di merito. Di conseguenza, la società cessionaria non può più avanzare alcuna pretesa basandosi esclusivamente su tale documento.
Questa vittoria non è solo un successo per il singolo risparmiatore, ma rappresenta anche un importante messaggio sul contrasto alla cessione massiva e spesso errata dei crediti deteriorati, noti come Npl (“Non Performing Loans”). Confconsumatori continua a svolgere un’attiva e incisiva attività su questo fronte, sia a livello locale che nazionale, per difendere i diritti dei consumatori e garantire una giustizia equa e trasparente.
Per chiunque abbia bisogno di informazioni o assistenza su questioni simili, lo sportello Confconsumatori di Grosseto è a disposizione in via della Prefettura 3, contattabile ai numeri 0564.417849 o via email all’indirizzo grosseto@confconsumatori.it.
Questa storia dimostra che la solidarietà e il sostegno legale possono fare la differenza, proteggendo i cittadini dai soprusi e dall’ingiustizia finanziaria.
Last modified: Aprile 16, 2024