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La Maremma si schiera contro le politiche del Generale Vannacci

Grosseto ( lunedì 29 aprile 2024) – Le dichiarazioni di Vannacci relative alle classi speciali per i diversamente abili hanno suscitato critiche pronunciate anche nel grossetano. Difatti, il gruppo misto di minoranza in Consiglio comunale è in netto contrasto con le politiche del Generale. Il gruppo misto capitanato da Bernardini non ci sta e si oppone a priori.

Nel merito delle parole del generale Vannacci sulle classi con “caratteristiche separate”dichiarano che hanno l’obiettivo e finalità di aiutare i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, ed in modo specifico quelli in piena difficoltà . Per il generale un disabile non si può competere con un ragazzo che fa il record dei 100 metri. È favorevole allo studio confrontato e condiviso a mo’ di monitore, solo per spirito di appartenenza, ma il bisogno di aiuto resta specifico e personalizzato. Si dichiara convinto come la scuola debba essere dura e selettiva, perché tale è la vita.

A caratterizzare la nostra scuola è l’inclusione scolastica degli alunni disabili : un elemento fondante che caratterizza le scuole italiane, oltre che un principio sancito dalla Costituzione Italiana. Molti sono stati i progressi per il nostro ordinamento scolastico negli anni, a partire dalla legge Basaglia, e nel 2008 quando la diversità è entrata nel mondo delle persone, non perdendo di vista la didattica inclusiva. Le scuole italiane hanno come punto di forza l’accoglienza, dove tutti gli alunni a prescindere dalle loro diversità fanno esperienze autentiche di equità: ognuno è ciascuno, è uguale perché diverso!

“Il MIM è attivo con misure di accompagnamento per favorire l’interazione, l’integrazione e l’inclusione , tre parole concetto che hanno in comune lo stesso rovescio della medaglia: favorire gli insegnanti di sostegno, accogliere i finanziamenti per colorare progetti e attività per l’inclusione – prosegue il gruppo misto -.La piena inclusione degli alunni con disabilità è pertanto un obiettivo che la scuola italiana sta proseguendo negli anni e sempre più lo farà. Anzi, aggiungo che ancora molto c’è da fare, ma sempre guardando avanti”.


“Mi chiedo – conclude Bernardini -, chi ha questo pensiero come può rappresentare un Paese ‘grande’ come il nostro, perché, a prescindere dalla destra o dalla sinistra, il tema dell’inclusione è sempre stato caro a tutti”.

Tag: disabilità, inclusione

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Last modified: Aprile 29, 2024
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