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XI^ Giornata della Legalità con la Confcommercio

Grosseto ( mercoledì 29 maggio 2024) – Confcommercio celebra oggi l’undicesima giornata della Legalità. Un’iniziativa che a partire dalla sede nazionale della Confederazione dove il presidente Carlo Sangalli incontrerà il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e il Sottosegretario di Stato all’Interno, Nicola Molteni per discutere un’indagine di Confcommercio su illegalità, contraffazione e abusivismo, si sviluppa simultaneamente in ciascuna delle province italiane sede delle Confcommercio territoriali.

di Domizia Di Crocco

Per l’occasione Confcommercio Grosseto ha predisposto e inviato una lettera aperta al sindaco e all’assessore alla sicurezza del Comune di Grosseto, rispettivamente Vivarelli Colonna e Riccardo Megale, per sollecitare iniziative idonee ad aumentare il livello di sicurezza percepito dalle attività commerciali associate.

Tra le proposte nel corso di questi anni da Confcommercio Grosseto in programma, ultima solo in ordine cronologico, la istituzione di uno o più presidi fissi della polizia municipale entro il perimetro del centro storico.

L’iniziativa di Confcommercio Grosseto è sostenuta dagli esiti dell’indagine nazionale sottoscritta da Format Research per XI^ Giornata della Legalità secondo cui il 20,8% delle imprese del terziario di mercato del Centro Italia ha notato un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023: valore superiore alla media registrata in Italia.

Allegate alla presente la lettera aperta inviata all’amministrazione comunale e la sintesi dell’indagine Format Research sulla sicurezza da cui è emerso che il 18,9% delle imprese del terziario di mercato ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023 (+ 8,6 punti percentuali rispetto al 2022).
Il fenomeno number one è l’usura tra l’altro in aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 24,4%), seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%), atti di vandalismo (21,1%).

FURTI, AGGRESSIONI, ATTI VANDALICI, RAPINE
Più di un imprenditore su tre teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. In particolare, i furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa (per il 30,4%). Più di un intervistato su cinque (il 22,2%) ha avuto notizia di imprenditori vittime di furti nella propria zona di attività e oltre uno su dieci è a conoscenza di imprese in preda a rapine e atti vandalici.
USURA E RACKET
Un imprenditore su quattro (il 24,5%) ha avuto notizia di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività e, in particolare, il 9,7% ne ha conoscenza diretta. Il 22,2% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket. Il fenomeno è più subito al Sud (25,6%). Di fronte all’usura e al racket il 62,1% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia, mentre il 27,1% dichiara che non saprebbe cosa fare.
CONTRAFFAZIONE E ABUSIVISMO
6/10 imprese, (il 62,8%) si ritengono vittime dall’abusivismo e dalla contraffazione. Concorrenza sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono gli effetti più pesanti.

1/4 dei consumatori (il 24,2%) ha acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel 2023: la gran parte (il 70,6%) ha usato il digitale e, in particolare, la metà (il 45,6%) ha fatto acquisti esclusivamente online. Capi di abbigliamento (64,1%), pelletteria (32,4%), e calzature (31%) restano i prodotti contraffatti più acquistati.

Raggiri dell’intrattenimento (86,4% sulla musica, sui film, sugli abbonamenti tv, etc.), dei prodotti di elettronica (per il 65,9%), profumi e cosmetici (per il 59.5%), parafarmaci (per il 58,6%) passano dagli acquisti online. L’acquisto di prodotti o servizi illegali è soprattutto collegato a ragioni economiche.

La percentuale sul pensare di fare un buon affare, risparmiando (per il 71,3%), è ritenuto normale ed è utile per chi è in difficoltà economiche (per il 74,4%), sul rischio andare incontro a sanzioni amministrative (per il 65,5%). Il 66,4% dei consumatori ritiene che sui canali di vendita online sia più facile cadere nella trappola dell’acquisto inconsapevole di articoli contraffatti e al 21,5% degli intervistati è capitato di aver acquistato sul digitale prodotti truffa credendo fossero originali.

IMPATTO ECONOMICO SU COMMERCIO E PUBBLICI ESERCIZI Stime Ufficio Studi Confcommercio sull’ illegalità : una ricauta negativa sulle imprese e pubblici esercizi 38,6 miliardi di euro e mettendo a rischio 268mila posti di lavoro regolari.

Nello specifico l’abusivismo commerciale ha un costo economico di 10,4 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,5 miliardi, la contraffazione per 4,8 miliardi, il taccheggio per 5,2 miliardi.

Gli altri costi della criminalità si aggirano a 6,9 miliardi e i costi per la cyber Criminalità a 3,8 miliardi.

https://www.confcommercio.it/live

Tag: evento, report, sintesi, aggiornamenti

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Last modified: Maggio 29, 2024
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