Marina di Grosseto ( lunedì 10 giugno 2024) – Ciò che occupa in questo periodo dell’anno le spiagge sono colonie di Velella velella. Le velelle, comunemente note anche come “barchette di San Pietro” a causa della loro propria forma e del loro modus di galleggiare sulla superficie dell’acqua, sono organismi planctonici appartenenti agli Idrozoi: non sono meduse!
di Domizia Di Crocco
La struttura fisica della velella è davvero interessante: presenta un corpo ovale blu acceso e ha una vela trasparente che si estende diagonalmente. Questa vela, composta da una sostanza proteica, permette loro di sfruttare i venti per la locomozione superficiale, facilitando la dispersione in ampie aree oceaniche.
Le velelle sono dotate di tentacoli marginali provvisti di nematocisti, cellule urticanti utilizzate per catturare il plancton di cui si nutrono, ma possiamo stare tutti tranquilli perché non sono pericolose per l’uomo.
Durante la primavera e l’inizio dell’estate, le velelle tendono a formare grandi aggregazioni superficiali. Queste colonie possono essere trasportate dalle correnti e dai venti fino a spiaggiarsi sulle coste come sta accadendo negli ultimi tempi.
E sapete chi si ciba di Velelle? Esatto! Proprio le nostre amiche tartarughe, insieme ovviamente a tanti altri animali marini come ad esempio i pesci luna che ne sono particolarmente ghiotti.
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Last modified: Giugno 10, 2024