La pressione internazionale si batte per una soluzione a due Stati.
I piani di Netanyahu su Gaza per il breve e medio periodo restano immutati.
di Domizia Di Crocco
Benyamin Netanyahu ha sottoposto al voto dei ministri una dichiarazione in cui ribadisce l’opposizione di Israele ad ogni ”diktat internazionale”.
Oggi al governo di respingere ‘ogni tentativo di imporre ad Israele in maniera unilaterale uno Stato palestinese”.
Un riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese, dopo il massacro del 7 ottobre, elargirebbe un premio enorme al terrorismo ed impedirebbe qualsiasi accordo di pace in futuro – sottoscrive Benyamin Netanyahu, capo del governo israeliano.
Il discorso di Netanyahu ha ottenuto consensi favorevole e sostegno dei ministri del partito centrista guidato da Benny Gantz.
Dopo il G7 di Monaco, appena concluso, i presidenti di Francia ed Egitto hanno espresso la loro “ferma opposizione” ad un’offensiva israeliana a Rafah, così come “a qualsiasi spostamento forzato” di civili verso sud.
A Khan Yunis non si allenta la morsa sull’ospedale di Nasser, anch’esso un covo di terroristi secondo gli israeliani.
l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità,ha denunciato una situazione disperata: la struttura non è più funzionante dopo l’assedio e i raid, nonostante ospiti ancora 200 pazienti.