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Cronaca Pisa e Firenze Blocco manifestanti Pro-Palestina

Giovani manifestanti a Pisa e Firenze presi a manganellate e portati via.
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Nel capoluogo toscano e città limitrofe , Firenze e Pisa, molti studenti sono stati caricati dalla polizia per aver attivato una manifestazione per la Palestina.

di Domizia Di Crocco

Nel merito della manifestazione, il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata a Firenze, ha sfilato per le vie del centro storico arrivando fino ai lungarni in prossimità del consolato degli Stati Uniti.

I manifestanti hanno cercato di avanzare e la polizia li ha respinti con cariche di alleggerimento.

Qui era stato predisposto uno sbarramento dalle forze dell’ordine.

Alla fine il corteo ha raggiunto piazza Ognissanti dove si sono tenuti gli interventi finali.

Politicanti che hanno accolto la protesta , a difesa si sono attivati per sottoscrivere una interrogazione al ministro Piantedosi perché faccia luce sull’accaduto, aderendo all’iniziativa giovanile: la sicurezza sta attivando un abuso. Non è lecito scendere in piazza e tentare di reprimere il dissenso colpendo ragazze e ragazzi che esercitano un diritto costituzionale.

Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia.

Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese.

Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti – scive su x il sindaco di Firenze Dario Nardella– Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile”.
Le immagini che arrivano stamani da Pisa sono gravissime.

L’Italia non può essere lo Stato in cui, nel 2024, per fermare degli studenti adolescenti si utilizzano i manganelli e la violenza – afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo – e non può essere una giustificazione il fatto che quel corteo non fosse stato comunicato o autorizzato. La funzione di presidio del territorio e tutela della sicurezza, da parte delle forze dell’ordine, è un elemento fondamentale e imprescindibile ma il diritto a manifestare e il diritto al dissenso sono previsti dalla nostra Costituzione e non possono in alcun modo essere messi in discussione. Chiedo a tutti gli organi preposti, e in primis al governo e al ministro competente, che su quanto accaduto venga fatta chiarezza il prima possibile e si accertino tutte le eventuali responsabilità.

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Last modified: Febbraio 24, 2024
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