Grosseto si oppone all’aumento delle tariffe dei rifiuti: trasparenza e consultazione preoccupano il Comune

Il Comune di Grosseto ha espresso una forte opposizione alla proposta di aumento delle tariffe dei rifiuti durante l’assemblea dell’Ato Rifiuti, che coinvolge i territori di Grosseto, Siena e Arezzo. Le modifiche proposte, di solito tradotte in aumenti, sono state contestate in quanto i cittadini vengono informati solo dopo che le decisioni sono già state prese.

Di Daniel Caria

La consegna degli enormi documenti poco prima dell’assemblea rende impossibile una consultazione tempestiva.

Tre punti fondamentali supportano la presa di posizione del Comune di Grosseto: la necessità di comprendere meglio le voci di spesa, come i 2 milioni di euro per consulenze e i 6 milioni per gli affitti, che influenzano le tariffe pagate dai cittadini; l’opposizione alle premesse della deliberazione presentata durante l’assemblea dell’Ato Rifiuti; e la richiesta di maggiore trasparenza nella determinazione delle tariffe da parte dell’Autorità competente.

Simona Rusconi, assessora comunale al Bilancio, ha sottolineato il ruolo del gestore unico Sei Toscana nei servizi di raccolta e spazzamento, con costi che devono essere controllati dall’Ato Rifiuti e comunicati ai Comuni. Tuttavia, la modalità con cui è stata presentata la proposta di deliberazione da parte dell’Ato è stata criticata, poiché il parere dei singoli Comuni rispetto ai fabbisogni standard è stato valutato solo dopo essere stato esposto a SeiToscana.

Queste critiche hanno portato al ritiro della deliberazione dopo un lungo dibattito. Il Comune di Grosseto ha ritenuto inaccettabile il rischio di blocco dei servizi se la deliberazione non fosse stata approvata entro i tempi stabiliti, considerandolo un ricatto. Inoltre, si è richiesta una migliore comprensione della veridicità e della composizione delle spese per consulenze e locazioni.

Il Comune ha espresso il desiderio che l’Autorità fornisca spiegazioni dettagliate sui componenti del Piano che stabilisce le tariffe, auspicando che queste richieste di chiarimento possano trovare risposta attraverso un confronto diretto con il territorio.