Una questione legata alla destinazione d’uso di un edificio ha portato all’emissione di un’ordinanza sindacale questa mattina. L’ordinanza impone al legale rappresentante dell’associazione culturale Faizan e Medina e alla proprietaria della struttura, situata in via Trento, di ripristinare immediatamente la destinazione d’uso legalmente autorizzata, proibendo l’utilizzo dell’immobile come luogo di culto.
Di Daniel Caria
Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha espresso il suo rammarico nel constatare una situazione insostenibile, in cui le regole vengono sistematicamente violate. Le persone sono state osservate pregare persino sdraiate sul marciapiede, in chiara contravvenzione alle norme stabilite.
Il sindaco ha sottolineato un incontro recente con il nuovo presidente della comunità islamica, in cui era stato rassicurato sul rispetto delle norme e sull’evitare di situazioni non consentite. Tuttavia, il sindaco ha dichiarato di essersi recato personalmente in via Trento per verificare lo stato delle cose e ha scoperto decine di persone intentate a pregare all’interno della struttura, che non possiede la destinazione urbanistica adeguata per ospitare un luogo di culto.
“Quell’area, lo ripeto, urbanisticamente non è idonea”, ha affermato Vivarelli Colonna. “Le regole devono valere per tutti. Non emetto quest’ordinanza con leggerezza. Ogni individuo gode di piena libertà di culto, come sancito dalla nostra Costituzione. Ma la serietà istituzionale impone questo percorso.”
Il sindaco ha evidenziato che, nonostante gli sforzi precedenti e gli accordi presi per cercare insieme una sede adeguata alle necessità della comunità islamica, l’accordo è stato violato. L’ordinanza è stata emessa con l’obiettivo di ripristinare l’ordine e garantire che le regole urbanistiche vengano rispettate da tutti, senza eccezioni.
Tag: ComunediGrosseto, Grosseto Last modified: Febbraio 26, 2024