Concluso il Licenziamento Collettivo alla Busisi Ecologia: Sindacati in Accordi per Tutelare i Lavoratori

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno annunciato la conclusione positiva della procedura di licenziamento collettivo relativa al ramo d’azienda dedicato ai rifiuti della Busisi Ecologia. L’accordo sindacale, raggiunto il 19 febbraio, ha ridotto gli esuberi dichiarati da 23 a 10.

Di Daniel Caria

Pierpaolo Micci (Filcams), Simone Gobbi (Fisascat) e Dora Oueslati (Uilt) hanno sottolineato l’impegno costante nel trovare una soluzione che tuteli sia i lavoratori interessati che l’azienda stessa, assistita nella trattativa da Confindustria.

La complessità della situazione derivava dalle caratteristiche del ramo d’azienda in dismissione, strettamente legato all’impianto di via Scansanese, dove vengono svolte le altre attività aziendali. Questa interdipendenza ha reso impossibile la cessione a terzi del ramo d’azienda, e di conseguenza, non è stato possibile applicare la cassa integrazione straordinaria (Cigs) per tutelare i dipendenti.

La procedura, inizialmente basata sulle esigenze tecniche e organizzative, ha previsto l’impiego di criteri specifici per ridurre l’impatto sociale. L’accordo concordato in assemblea con i lavoratori si è basato sui criteri della fungibilità, dell’outplacement tramite agenzie interinali e della mobilità senza opposizione, con diritto di precedenza per la riassunzione nei rami d’azienda attivi.

Il criterio della fungibilità ha favorito la ricollocazione di autisti ed escavatoristi nei rami aziendali rimasti operativi, valorizzando le competenze specifiche della forza lavoro. Inoltre, il meccanismo dell’outplacement a carico dell’azienda agevolerà il ricollocamento delle persone rimaste in procedura nel mondo del lavoro attraverso agenzie interinali.

La mobilità senza opposizione offrirà la possibilità ai lavoratori di essere ricollocati in altre realtà, mantenendo il diritto di precedenza sulle nuove assunzioni nei rami d’azienda attivi per i prossimi 12 mesi.

In conclusione, i sindacati hanno evidenziato l’importanza di questi accordi nel preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro e nel garantire opportunità di ricollocazione per i dipendenti coinvolti nella procedura.