La Via Francigena della Toscana è un altro modo superlativo per scoprire una regione inedita sulle orme dei pellegrini che da millenni arrivano a San Pietro
di Domizia Di Crocco
seguendo questo incredibile sentiero: un antico percorso di pellegrinaggio che dalla Cattedrale di Canterbury arriva a Roma.
Son 400 chilometri di sentieri da percorrere a piedi com’è da tradizione a cavallo. Oppure in bici.
Nel dettaglio, il percorso si snoda
su strade di campagna che si inoltrano tra boschi e campi coltivati fino a raggiungere i centri abitati.
Nel merito delle tappe sono 15 , iniziando dal Passo della Cisa si attraversa la Valle del Magra fino ad Aulla, dove il Museo dell’Abbazia di San Caprasio conserva molte testimonianze sul passaggio dei pellegrini.
Arrivati al Passo della Cisa e si dirige verso il mar Tirreno seguendo il Corso del Magra che fiancheggia diversi piccoli paesi che sembrano scolpiti nell’arenaria.
Filattiera, borgo murato dove si va in cerca dell’antico Ospitale di San Giacomo d’Altopascio.
Sulla mappa della Via Francigena toscana spicca anche Bagnone, nome di un torrente che si può ammirare e duecentesco ponte a schiena d’asino che lo scavalca.
Si arriva ad l’antico borgo di Filetto, animato in agosto, in occasione del Mercato Medioevale, da cartomanti, giocolieri, arcieri e menestrelli che riempiono la Piazza.
Di lì a poco sorge Villafranca in Lunigiana, un tranquillo paese situato sul torrente Magra che merita una sosta per il suo ricchissimo Museo Etnografico che documenta la società, la cultura, gli usi, i costumi, le credenze, il lavoro in Lunigiana.
Concludendo , si arriva all’Abbazia di San Caprasio che ospita uno degli ostelli della via Francigena che dà accoglienza ai pellegrini in cammino.
L’auspicio e l’annuncio che la Regione sta lavorando per cogliere questo risultato, in concomitanza con l’anno del Giubileo, nel corso dell’ottavo Forum sui Cammini. E intanto dal Ministero arrivano 1,1 milioni di euro per favorire il raggiungimento dell’obiettivo.
Sarebbe bello se riuscissimo ad ottenere nel 2025, l’anno del Giubileo, la dichiarazione da parte dell’Unesco di tutta la Francigena patrimonio culturale dell’umanità- l’annuncio fatto dal presidente della Regione, Eugenio Giani, nel corso dell’ottavo Forum annuale sulla Via Francigena e sui Cammini di interesse regionale – un obiettivo al quale la Toscana sta lavorando, e con grandi investimenti, da tempo. E che contiamo di riuscire a raggiungere anche con il contributo delle altre regioni italiane attraversate da questo percorso storico religioso e in piena sintonia con la Gran Bretagna, la Francia la Svizzera e il Vaticano, ovvero con gli altri Stati toccati dal percorso. ( fonte archivio ottavo forum annuale).