Scoperta Archeologica nel Cuore di Massa Marittima durante i Lavori di Riqualificazione

Massa Marittima, città ricca di storia nel cuore della provincia di Grosseto, è teatro di una significativa scoperta archeologica durante i lavori di riqualificazione dell’illuminazione pubblica in piazza Garibaldi. Nel corso di questi lavori, la rimozione delle pietre del pavimento ha portato alla luce un lacerto della pavimentazione originale di epoca medievale.

Di Daniel Caria

Il ritrovamento comprende laterizi posti di taglio con andamenti diversi, creando riquadri delimitati da bande oblique. Questi elementi sono simili a frammenti precedentemente emersi negli scavi del 2015 nelle vicinanze delle mura urbane, nel Giardino di Norma Parenti. Secondo il dottor Fichera della Piacenti spa, la datazione potrebbe collocarsi a metà del XIV secolo, coincidendo con un periodo di grande importanza per il centro massetano.

Il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, sottolinea l’importanza di questa scoperta nel contesto delle ricerche scientifiche in corso sulla città. La pavimentazione ritrovata offre nuove prospettive sull’utilizzo dei materiali da costruzione nel Massa Marittima del Trecento. La collaborazione tra l’amministrazione comunale, gli studiosi e la Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto ha già portato a rilevanti scoperte in varie zone della città.

Il dottor Enrico Maria Giuffrè, funzionario archeologo presso la Soprintendenza, sottolinea l’importanza della tutela durante gli scavi. La costante monitorazione e l’aggiornamento tra Comune, archeologo sul campo e Soprintendenza hanno permesso di attivare procedure immediate per documentare e conservare i resti trovati.

I lavori sono stati temporaneamente sospesi per permettere agli addetti alla sorveglianza archeologica di eseguire le verifiche necessarie. La soluzione proposta prevede la modifica della disposizione delle linee di alimentazione per garantire l’integrità della pavimentazione rinvenuta e consentire il posizionamento dell’impianto senza interferire con gli elementi storici scoperti.

L’amministrazione comunale e la Soprintendenza stanno già valutando come valorizzare al meglio questa scoperta, con l’obiettivo di restituire al pubblico un pezzo prezioso della storia di Massa Marittima.