La Camera degli Stati Uniti ha recentemente compiuto un passo significativo verso il bando dell’app di condivisione video TikTok, approvando a stragrande maggioranza una legge che concede sei mesi all’azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma. Questa mossa è avvenuta in un raro momento di unità bipartisan, evidenziando la crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza nazionale e alla potenziale influenza del Partito comunista cinese sulle piattaforme tecnologiche.
Di Daniel Caria
L’approvazione della legge da parte della Camera segna un punto di svolta nel dibattito su TikTok negli Stati Uniti. Tuttavia, il destino del provvedimento rimane incerto poiché ora passa al Senato, dove alcune figure chiave dei repubblicani non sono convinte della necessità di una mossa così drastica contro un’app con 170 milioni di utenti negli USA. Alcuni temono che un divieto possa alienare i giovani e far perdere voti tra questa fascia di elettorato.
Nonostante le preoccupazioni bipartisan, il presidente Joe Biden ha già dichiarato la sua intenzione di firmare il provvedimento se arriverà sulla sua scrivania. Questo segna una svolta rispetto alla posizione precedente dell’amministrazione Trump, che aveva inizialmente sostenuto un divieto di TikTok negli Stati Uniti.
La reazione immediata di Pechino alla prospettiva di un bando di TikTok è stata decisa. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, tale mossa si ritorcerebbe inevitabilmente contro gli Stati Uniti e rappresenterebbe un comportamento prepotente. Il governo cinese ha continuato a sostenere che TikTok non rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale e ha condannato gli sforzi degli Stati Uniti per reprimere il social media.
Nel frattempo, il Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, è attivamente impegnato a Washington per raccogliere sostegno per fermare il disegno di legge. Michael Beckerman, vicepresidente della società per le politiche pubbliche, ha espresso serie preoccupazioni costituzionali riguardo alla legislazione, sottolineando la mancanza di udienze pubbliche e la rapidità con cui è stata approvata.
La misura è stata motivata da timori sulla sicurezza nazionale e dall’ipotesi di un’influenza del governo cinese sulla piattaforma. Tuttavia, TikTok ha sempre negato qualsiasi legame con il governo cinese e ha annunciato piani per ristrutturare l’azienda in modo che i dati degli utenti americani rimangano negli Stati Uniti.
Il dibattito su TikTok negli Stati Uniti rappresenta un’intersezione complessa di questioni politiche, economiche e di sicurezza nazionale, che continuerà a evolversi mentre il provvedimento passa al Senato e viene considerato dal presidente Biden.
Last modified: Marzo 14, 2024
