Nell’ambito di una rigorosa operazione volta a contrastare il trasporto illecito di rifiuti, i militari del Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale (Nipaaf) di Grosseto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari della stessa città.
Di Daniel Caria
La misura cautelare reale ha riguardato i proprietari di mezzi di trasporto – tra autocarri, furgoni e carroattrezzi – utilizzati illegalmente per il trasporto di rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi, senza essere iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali.
Un’attenzione particolare è stata rivolta a un noto impianto di autodemolizione locale, sottoposto a sequestro preventivo per aver gestito illegalmente, dal 2021 ad oggi, un’enorme quantità di rifiuti, pari a circa 4 milioni di chilogrammi, compresi batterie al piombo, veicoli fuori uso, rifiuti metallici e non, alluminio, bronzo, e rame.
Le indagini del Nipaaf, iniziate nel maggio del 2023, hanno rivelato incongruenze nei Modelli di dichiarazione unica ambientale (Mud) della ditta indagata. Successivamente, attività tecniche hanno confermato il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi da parte di veicoli non autorizzati, i cui conducenti svolgevano un’attività professionale senza le dovute autorizzazioni.
Parallelamente all’azione penale, sono state elevate 214 sanzioni amministrative per varie violazioni, tra cui l’assenza dei formulari di identificazione dei rifiuti e del registro di carico e scarico rifiuti, per un totale di 700mila euro.
L’operazione, coordinata dal Nipaaf di Grosseto, ha coinvolto oltre 30 militari della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri della provincia maremmana, con azioni mirate su tutto il territorio provinciale e extra-regionale.
Gli indagati sono presunti innocenti fino al definitivo accertamento di responsabilità con sentenza irrevocabile, ma l’azione delle forze dell’ordine testimonia un impegno costante nel contrastare il traffico illecito di rifiuti e proteggere l’ambiente e la salute pubblica.
Last modified: Marzo 26, 2024
