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maschicidio a Nettuno, accoltella l’ex marito e va a costituirsi per omicidio

Un drammatico evento ha sconvolto sabato 7 dicembre la città di Nettuno, piccolo centro sul litorale a sud di Roma. Simonetta Cella, 36 anni, ha accoltellato a morte il suo ex marito, Gianluca Monaco, 43 anni, nel cortile del palazzo dove l’uomo risiedeva. Dopo il delitto, la donna si è presentata ai carabinieri, confessando l’omicidio e consegnando l’arma utilizzata.

La coppia, separata da tempo, era co-proprietaria di un locale di ristorazione ad Anzio e si trovava spesso in contrasto, soprattutto per questioni legate alla custodia della loro figlia di sette anni. Secondo quanto emerso, il tragico episodio sarebbe avvenuto durante un incontro destinato a risolvere dispute economiche e familiari. Tuttavia, le tensioni accumulatesi nel tempo sono sfociate in un gesto estremo che ha distrutto due vite: quella della vittima e quella della donna, ora accusata di omicidio.

L’avvocato e divulgatore Angelo Greco ha commentato l’accaduto sul suo profilo Instagram, portando all’attenzione un tema raramente discusso: quello dei crimini contro gli uomini, talvolta definiti “maschicidi”. Greco ha sottolineato l’importanza di considerare la gravità di ogni reato senza distinzione di genere. “Un omicidio è un omicidio, punto. Non importa chi lo commette”, ha dichiarato, esortando a un approccio equo e privo di pregiudizi.

Nel suo intervento, Greco ha anche evidenziato come la violenza non sia una questione di genere, ma una manifestazione della complessità dell’animo umano. “La malvagità è questione di animo, non di ormoni,” ha concluso, richiamando l’attenzione sulla necessità di affrontare il dibattito pubblico con maggiore equità e rispetto per tutte le vittime di violenza, senza esclusioni.

L’episodio di Nettuno solleva interrogativi significativi sul trattamento dei crimini di genere nella società contemporanea. Mentre i femminicidi ricevono, giustamente, un’ampia copertura mediatica per la loro frequenza e gravità, questo tragico evento ricorda che anche gli uomini possono essere vittime di dinamiche violente all’interno delle relazioni.

Questa tragedia evidenzia l’urgenza di un approccio più bilanciato e inclusivo nell’affrontare i casi di violenza domestica e relazionale. In una società che aspira a combattere ogni forma di discriminazione e ingiustizia, è fondamentale garantire a tutte le vittime la stessa attenzione, analizzando ogni crimine per la sua natura intrinseca, indipendentemente dal genere delle persone coinvolte.

L’omicidio di Nettuno rappresenta un doloroso promemoria delle complessità delle relazioni umane e della necessità di strumenti più efficaci per prevenire conflitti che rischiano di sfociare in tragedie irreparabili.

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Last modified: Dicembre 9, 2024
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