Scritto da 2:30 pm Esteri, Politica

Amburgo lotta contro un Califfato

Esteri ( domenica 12 maggio 2024) – Due settimane fa i musulmani hanno iniziato a sfilare ad Amburgo urlando con imperativo la costituzione di un Califatto. I cartelli esaltavano la scritta “Kalifat ist die Lösung” – il Califfato è la soluzione – . È giusto spiegare che il califfato, è un sistema politico-religioso basado sulla Sharia, che ha come obiettivo di vivere in maniera stabile in ogni stato islamico e nei territori dove c’è una forte presenza islamica come la Germania.

di Domizia Di Crocco

Rispondendo all’indignazione che si è sollevata fra i cittadini, il capo della polizia di Amburgo, Falk Schnabel, ha difeso il suo operato: “Il diritto di riunione non è solo un bene prezioso, ma ha anche limiti molto ampi. È opinabile giustificarne un eventuale divieto se serve!

La situazione è sottocontrollo da parte delle autorità: il ministro degli Interni Nancy Faeser, ha chiesto un “duro intervento” da parte dello Stato ; il ministro della Giustizia Marco Buschmann, ha scritto: “Chi preferisce il califfato allo Stato di diritto è libero di emigrare”. E anche il senatore regionale Andy Grote: “Una simile dimostrazione da parte degli islamisti è insopportabile e mi disgusta”.

la manifestazione di Muslim Interaktiv ha i suoi simpatizzanti che sono ufficialmente classificati come estremisti.

L’opinione pubblica tedesca è preoccupata delle manifestazioni e del dilagare dell’Islam nel Paese. Diverse proposte giuridiche con la richiesta di una politica più ferma nei confronti dell’estremismo islamista iniziano a scorrere nei palazzi tedeschi. “Il divieto di assembramento è l’ultima risorsa – ha affermato Stefanie Grünewald, professoressa di diritto pubblico all’Accademia di Polizia di Amburgo – un divieto può essere giustificato, soprattutto se c’è il rischio imminente che durante l’incontro vengano commessi crimini gravi”.

In ogni modo la Corte costituzionale federale con una legge fondamentale garantisce la libertà di espressione anche ai nemici della libertà, purché ciò non manifesti un “atteggiamento aggressivo e combattivo”. Un criterio che sembra non applicarsi alla destra, sempre più osteggiata dalla propaganda!

Diversi gruppi parlamentari nel Bundestag hanno chiesto misure più severe. “Uno straniero che metta in pericolo l’ordine democratico in Germania dovrebbe essere espulso”, ha dichiarato il deputato liberale Konstantin Kuhle.

La politica interna dei Verdi, rappresenta da Lamya Kaddor, ha dichiarato che da tempo sono stati messi al bando alcune organizzazioni e associazioni vicine all’estremismo islamista, ma saranno estesi divieti alla destra democratica tedesca con il fine di contenere eventi estremi.

Da parte sua, il segretario generale della CDU Carsten Linnemann ha criticato il ministro federale degli Interni in quanto trova scandaloso che i manifestanti incitano all’odio in nome del califfato nelle strade di Amburgo, nonostante il ministro degli Interni Faeser abbia rimarcato quanto una cosa del genere non sarà tollerata.

Putroppo, sembra che la sinistra tedesca non voglia ancora rendersi conto della gravità della situazione, a meno che, pensando malevolmente, sia proprio ciò che vuole. La settimana scorsa per esempio, il Parlamento di Amburgo ha respinto – con i voti di SPD e Verdi contro quelli di CDU e AfD – l’avvio di una procedura di divieto contro Muslim Interaktiv. la sinistra conferma che ci sarebbero tutti gli strumenti costituzionali per fronteggiare il fenomeno, senza bisogno di alterare la normativa vigente.

I tedeschi contro questa posizione, alimentano il bacino elettorale del centro-destra che, nonostante la incessante campagna pubblicitaria, sta riscuotendo successi un po’ ovunque. Adesso tutti sono concentrati sulle prossime elezioni europee. (Fonte, Hamburger Abendblatt)

Tag: Califfato

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Last modified: Maggio 12, 2024
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