Il dibattito sul servizio di emergenza a Grosseto è stato acceso dopo le dichiarazioni del sindaco Vivarelli Colonna, le cui preoccupazioni sono state affrontate direttamente dal direttore del dipartimento Emergenza-Urgenza della Asl Toscana sud est.
Di Daniel Caria
In una nota ufficiale, il direttore ha preso atto delle preoccupazioni espresse dal sindaco e ha fornito rassicurazioni sia al primo cittadino che ai cittadini grossetani.
Secondo quanto dichiarato dal direttore, l’organizzazione attuale del servizio di emergenza sul territorio prevede due automediche per la città di Grosseto. Questo assetto, tuttavia, continuerà a garantire due mezzi di soccorso avanzato per la città, con una piccola variazione: in una delle automediche saranno presenti due infermieri, mentre nell’altra rimarranno un medico e un infermiere, oltre al personale volontario. Tale modello, già adottato con successo a Siena e ad Arezzo, risponde agli standard di qualità e sicurezza dell’assistenza previsti dalla normativa vigente.
Inoltre, il nuovo assetto organizzativo è stato approvato dalla Conferenza dei sindaci, che rappresenta le autonomie locali, e condiviso con diversi organi e associazioni, tra cui i Comitati di Specialistica ambulatoriale, Pediatria, Medicina generale, e gli Ordini dei medici e degli infermieri. La partecipazione e il coinvolgimento delle varie istituzioni e organizzazioni sindacali hanno contribuito a definire un quadro chiaro e condiviso per il servizio di emergenza a Grosseto.
In conclusione, il direttore ha voluto sottolineare che il nuovo modello organizzativo risponde alle esigenze e alle normative attuali, garantendo un servizio di qualità e sicuro per tutti i cittadini di Grosseto.
Last modified: Marzo 13, 2024