GROSSETO (lunedì 8 aprile 2024) – Claudio Capecchi, presidente di Cia Grosseto, ribadisce l’importanza di affrontare la crescente presenza di cinghiali, ungulati e altri animali selvatici nella regione, riconoscendo questa problematica come un serio problema per l’intera comunità, non solo per il settore agricolo.
Di Daniel Caria
La Confederazione grossetana ha esaminato attentamente il Piano faunistico venatorio e ha individuato alcune criticità, proponendo miglioramenti e offrendo piena collaborazione per trovare soluzioni efficaci che tutelino le produzioni agricole e zootecniche.
Capecchi sottolinea l’importanza di mettere in atto il Piano rapidamente, ponendo al centro delle priorità le necessità agricole e la convivenza sostenibile con la fauna selvatica. Inoltre, evidenzia l’importanza di monitorare attentamente la diffusione delle epizoozie e comprendere il loro impatto sull’agricoltura.
Per proteggere le produzioni agricole, Capecchi sottolinea la necessità di adottare procedure rapide e sicure di controllo della fauna selvatica, coinvolgendo strettamente gli agricoltori e promuovendo una sinergia tra tutte le parti interessate. Inoltre, sottolinea l’importanza di comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sul comportamento degli animali e sull’attività venatoria.
In conclusione, Capecchi invita ad adottare un approccio strategico che promuova un futuro sostenibile per l’agricoltura toscana, includendo la promozione di un calendario di caccia flessibile, il monitoraggio costante della fauna selvatica e la valutazione immediata dei danni agricoli subiti.
Last modified: Aprile 8, 2024
