Grosseto – I funerali di Gil Catayong saranno celebrati lunedì 25 marzo, alle ore 11:00, nella chiesa del cimitero di Grosseto.
Il quarantaduenne di origini filippine, era residente da almeno dieci anni in Italia con la sua famiglia, a Grosseto. È deceduto in circostanze tutte da chiarire giovedì, 14 marzo, durante il trasporto in ambulanza all’ospedale. Sulla sua morte la Procura di Grosseto ha aperto un procedimento penale, al momento contro ignoti, e disposto l’autopsia, già effettuata: i suoi familiari, per fare piena luce sui fatti, ora si sono rivolti a Studio 3A.
di Domizia Di Crocco
Nel merito degli accaduti, martedì 12 marzo al quarantaduenne è subentrato all’improvviso un forte gonfiore alle mani salito oltre il gomito: preoccupati i familiari hanno chiamato l’ambulanza e il paziente è stato condotto al pronto soccorso del nosocomio cittadino da dove però è stato dimesso dopo meno di quattro ore, in quanto dagli accertamenti a cui era stato sottoposto non sarebbe emerso nulla di anomalo.
La vittima, aveva lavorato a lungo in una lavanderia della zona e al momento era impiegato in un ristorante, sempre del luogo: da quando risulta non soffrisse di patologie particolari.
A marzo aveva preso una brutta influenza con febbre altissima che non scendeva nonostante i farmaci: si era dunque recato dal medico di famiglia, che gli aveva prescritto gli esami del sangue, ma dalle analisi i valori erano risultati tutti a posto e la febbre, poi, stava passando.
Rientrato a casa le sue condizioni sono via via peggiorate lasciando spazio alle mani, sempre più gonfie: non riusciva neanche più a scendere dal letto e neppure ad aprire la bocca, tanto che i suoi familiari gli davano da bere con una siringa. Giovedì 14 marzo, il suo ultimo giorno di vita, dunque, i suoi cari hanno nuovamente chiamato l’ambulanza, ma i sanitari, vedendo la siringa e sospettando potesse essere collegata all’uso di droghe, hanno a loro volta avvisato i Carabinieri, i quali sono intervenuti in loco, hanno perquisito l’abitazione e condotto i congiunti di Catayong in caserma per interrogarli, mentre quest’ultimo veniva riportato al Pronto Soccorso.
Quando l’equivoco della siringa è stato chiarito i congiunti della vittima si sono potuti recare all’ospedale al capezzale del loro caro. In ospedale hanno ricevuto la tragica notizia che era deceduto durante il trasporto in ambulanza.
E’ stata di propria iniziativa la Procura grossetana, subito informata dai Carabinieri, ad aprire un fascicolo, al momento contro ignoti, attraverso il Pubblico Ministero dottor Carmine Nuzzo, il quale ha anche ordinato l’autopsia per stabilire le esatte cause della misteriosa morte ed eventuali responsabilità di terzi, compresi i medici e i sanitari che lo hanno avuto in cura.
L’esame autoptico è stato effettuato nella giornata di martedì 19 marzo dal medico legale dottor Matteo Benvenuti, il consulente tecnico d’ufficio incaricato ad hoc dal Sostituto Procuratore, e i risultati saranno determinanti per formulare risposte alla famiglia della vittima che, una volta ultimate le operazioni peritali, ha ricevuto il nulla osta per la sua sepoltura dall’autorità giudiziaria potendo fissare la data delle esequie in Italia ed avviare le pratiche per l’espatrio della salma nelle Filippine, dove riposerà.
Gil Catayong ha lasciato un figlio di 19 anni, la compagna, la madre, due fratelli e una sorella i quali, vogliono chiarezza sui tragici fatti e ottenere risposte e giustizia, attraverso l’Area manager per il Lazio e la Toscana Matteo Cesarini.
Nello specifico della vicenda si sono rivolti allo Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. ( Fonte, Grosseto notizie)
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