Il temine Chianti certamente va annoverato tra i più importanti facenti parte dell’immaginario collettivo mondiale quando si pensa all’Italia.
di Domizia Di Crocco
Per alcuni la parola Chianti significa “battito di ali” o “clamore e suoni di corni” oppure è più semplicemente l’estensione topografica della parola Etrusca “Clante”, nome personale, frequente nell’onomastica di quel popolo.
Hannibal Lecter, ne Il “Silenzio degli Innocenti” ha menzionato le origini del vino , usando il Chianti in una sua celebre frase nel film.
Nel merito della parte quando dice – Mangiai il suo fegato con un piatto di fave e un buon Chianti- sia una citazione cinematografica famosa in cui si trova questa parola tanto identitaria, quanto misteriosa.
Anthony Hopkins,attore protagonista recita la parte del Professor Lecter, un cannibale psicopatico, ma anche un raffinato edonista, collezionista affamato dell’Italia. Infatti, il simbolo mady in Italy nel film, pur essendo di orrore si sia sottoscritto con l’eleganza del vino toscano Chianti.
Negli Stati Uniti hanno imparato a pronunciare questa parola, a tratti difficile per il loro alfabeto fonetico.
Ma la collocazione demografica facilita il ricordo del vino essendo denominazione delle colline toscane dove la viticoltura di questa uva ha preso piede.
Oggi è meta del gusto in tutto il Mondo diffondendosi dall’America, all’Europa, alla Cina, all’Asia e la Russia. Anche se con la propria lingua ed idioma la parola Chianti viene associata alle colline toscane con il proprio “fram mentale” culturale di appartenenza.
Nonostante le rare apparizioni medievali della parola, la denominazione di questo vino è rimasta a lungo legata al nome di vermiglio o a quello di vino di Firenze.
Non esiste una parte di Italia in cui il termine Chianti non porti automaticamente gioia ed in tutto il mondo primeggia sull’etichette delle bottiglie nelle carte dei ristoranti, nelle enoteche, negli store, passando di bocca in bocca con inviti a cena dove sarà sempre presente un piatto speciale con accanto un’inconfondibile bottiglia di Chianti: è questo il suo innato message in a bottle.
Quando di parla del Chianti è come un segno, un geroglifico universale, un simbolo identitario dove ognuno si ritrova con il territorio di origine: dire Chianti è come dire Toscana.
Tramite i dati Google in merito alle ricerche effettuate in tutto il mondo la parola “ Chianti” è ricercata mensilmente oltre 40.500 volte circa. ( fonte ubersugges).
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