Renato Zero riabbraccia il suo pubblico con ‘Autoritratto‘, una serie di concerti-evento che hanno preso il via ieri sera da Firenze.
di Domizia Di Crocco
Prossimi eventi al Nelson Mandela Forum fino al 10 marzo, e poi nella sua Roma, con otto serate dal 13 al 24 marzo al Palazzetto dello Sport, infine , due mega show: il 14 giugno all’Arena della Vittoria a Bari e il 21 giugno per la prima volta in piazza del Plebiscito a Napoli.
La casa discografica “Tattica” lo ha balzato ai vertici delle classifiche Fimi/Gfk. Tredici sono i brani di “Autoritratto”, da “Quel bellissimo niente”, cartolina d’amore per la sua Roma, fino a “Eccoci qui”, un inno di speranza con un augurio di stretta attualità: “La pace brillerà / Vedrai”; a completare la playlist i successi che hanno segnato la sua carriera ultracinquantennale.
Renato Zero, ha ideato, scritto e diretto lo spettacolo.
Lo stage della superband è composta da 11 musicisti.
Il coro a 10 voci e l’Orchestra Piemme Project coordina a cura del primo violino Prisca Amori.
Ci sono gli arrangiamenti di Alterisio Paoletti e di Adriano Pennino.
la scenografia è di Igor Ronchese e Gigi Maresca, il light design di Francesco De Cave e la direzione di Younuts – Antonio Usbergo e Niccolò Celaia
Renato Zero parla più volte dei ragazzi di oggi, invoca per loro fiducia e speranza: non si tira indietro neppure dall’attualità, accenna ai giovanissimi che scendono in strada a manifestare per lo stop alla guerra nella Striscia di Gaza e si sono presi anche le manganellate delle forze dell’ordine.
Buona parte della conferenza stampa è stata dedicata al pubblico fiorentino, che per primo lo applaudì nel 1973.
Renato zero dichiara apertamente – E in tutti questi anni Firenze è rimasta, dopo Roma, la mia seconda città. A Firenze ci sono stati gli albori della mia carriera e grazie alla Toscana ho avuto l’opportunità di estendere il mio messaggio musicale al paese e da allora di allevare i miei amati sorcini. I fiorentini mi hanno aperto subito la porta. In Toscana c’è un popolo coraggioso. A distanza di più di oltre 50 anni, tornare di nuovo a Firenze per me è un altro battesimo.
Nel suo discorso in conferenza stampa vi è stato, su Firenze, un pensiero sulla recente tragedia che ha segnato la città, quando a metà febbraio un crollo nel cantiere di via Mariti, dove si costruiva un supermercato, ha provocato cinque morti e tre feriti gravi.