Il Museo di San Pietro all’Orto a Massa Marittima presenta un nuovo appuntamento con l’arte senese, stavolta dedicato a Stefano di Giovanni, noto come il Sassetta, attivo a Siena dal 1423 al 1450. La mostra, in programma dal 15 marzo al 14 luglio, si propone di esplorare l’opera di questo artista che introdusse i fermenti del Rinascimento nella tradizione trecentesca senese.
Di Daniel Caria
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza di promuovere esposizioni di grande valore su tutto il territorio toscano, rendendo la cultura accessibile anche nei comuni più piccoli. La mostra è promossa dal Comune di Massa Marittima, con il patrocinio della Regione Toscana, e ha coinvolto diverse istituzioni, tra cui l’Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, il Dipartimento Beni culturali dell’Università di Siena e la Pinacoteca nazionale di Siena.
La mostra, curata da Alessandro Bagnoli, prende spunto da un’opera esposta permanentemente al Museo di San Pietro all’Orto: l’Arcangelo Gabriele del Sassetta. La selezione di opere in esposizione comprende ventisei opere del maestro senese e una cinquantina di opere di artisti attivi nello stesso contesto durante quegli anni.
Un elemento significativo della mostra è la presentazione di un’opera straordinaria del Sassetta, la Madonna con Bambino proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli (Sovicille), recentemente riscoperta e restaurata. Questo capolavoro si affianca ad altre opere del Sassetta provenienti da musei e istituzioni nazionali.
La mostra offre anche una nuova e più convincente ricostruzione della famosa pala commissionata a Sassetta dall’Arte della lana, con frammenti come i Quattro Protettori di Siena e l’Ultima Cena provenienti dalla Pinacoteca nazionale di Siena. Altri prestiti includono opere dalla Collezione Banca Monte dei Paschi, dalla Collezione Chigi Saracini, dal Museo diocesano di Cortona e altro ancora.
Oltre a celebrare il contributo artistico del Sassetta, la mostra presenta anche nuovi profili di artisti di cultura sassettesca, come Nastagio di Guasparre e il Maestro di Monticiano. Alcune opere esposte non sono mai state presentate al pubblico prima d’ora.
La mostra si propone di far rivivere il contesto artistico e culturale del Rinascimento toscano, offrendo ai visitatori un’occasione unica di esplorare la ricchezza artistica di questa epoca e di apprezzare l’eredità lasciata da Stefano di Giovanni, il Sassetta.
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