Scritto da 11:32 am Grosseto, Politica

Istruzione Toscana “Liceo Mady in Italy Flop”

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Grosseto – L’esordio del liceo del Made in Italy è un vero e proprio flop. Come si legge sul sito del ministero dell’Istruzione, gli iscritti al nuovo liceo voluto dal governo

di Domizia Di Crocco

sono stati solo 375 in tutta Italia: in pratica lo 0,08% sul totale degli iscritti alle scuole superiori

In Toscana il Made in Italy parte solamente all’istituto paritario Calamandrei di Firenze, al liceo Colonna di Arezzo e al liceo Giovanni da San Giovanni di San Giovanni Valdarno, al lieo Rosmini di Grosseto e all’Isis Cicognini-Rodari di Prato.

Nella Maremma, precisamente la provincia di Grosseto le prescrizioni alle scuole superiori ad indirizzo tecnico ed il liceo “ Mady in Italy” evidenziano lo stesso identico problema:il trend nazionale è lo stesso, non possiamo che registrare il flop eclatante del Liceo del “made in Italy”, con appena 10 preiscrizioni in tutta la provincia.
Ci si aspetta che gli uffici si comportino di conseguenza non autorizzandone l’istituzione.
Si tratta di una scelta di natura politica. Cosa che avevamo facilmente previsto sarebbe successo.


A dichiararlo è il segretario della scuola Flc Cgil, Cristoforo Russo.
Le famiglie tendono a fare scelte che penalizzano gli Istituti tecnici e professionali , nonostante assicurano sbocchi lavorativi in tempi rapidi e con buone prospettive di realizzazione professionale, fornendo profili e competenze particolarmente richiesti dalle imprese.

A penalizzare queste scuole sono stati I tagli negli ultimi anni, con la riduzione degli investimenti in termini di personale docente, laboratori e personale tecnico: l’attuale Governo con la recente riforma ha accorciato di un anno il percorso didattico e scelta anticipata a 14 anni del percorso scolastico.

Nel merito dei problemi a monte sicuramente vige il calo demografico. La Flc Cgil ha più volte sollevato questo problema, elaborando anche le statistiche per mettere in evidenza quanto il nostro sistema scolastico sia tenuto in piedi dai figli dei migranti.

Su questi temi la Flc Cgil è impegnata: vanno riconsiderati i termini del dimensionamento scolastico e bisogna agire sulla riduzione del numero massimo di studenti per classe, con il doppio beneficio di migliorare l’impatto della didattica e salvaguardare il ruolo di insegnanti e personale Ata.

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Last modified: Febbraio 29, 2024
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