Italia ( venerdì 24 maggio 2024) – L’Italia oggi è “più mafiosa”? La risposta provocatoria della Commissione antimafia parlamentare denota la seguente situazione attuale: se da un lato, esiste un sistema normativo che vuole annientare le mafie divenute innovative e, permettetemi, dei centri di eccellenza nella magistratura e nelle forze dell’ordine, dall’altro, la costante scarsa consapevolezza ed inadeguata formazione nei contesti sociali e civili facilita la penetrazione dei gruppi criminali nelle istituzioni e nell’economia.
di Domizia Di Crocco
La società civile interessata stringe alleanze con i clan mafiosi per ottenere reciproci vantaggi, tuttavia consentono ai gruppi criminali di equilibrare la dove, con azioni repressive lo Stato ha indebolito.
Così facendo in questo contesto aumenta l’area delle illegalità: la corruzione di sistema ha dato forza alle organizzazioni mafiose, convincendo l’opinione pubblica che la mafia odierna non abbia più bisogno di violenza perché è in grado di piegare ogni volontà a lei ostile con la corruzione.
La corruzione è lo zoccolo duro su cui le organizzazioni mafiose recuperano continuamente il terreno che perdono, trovando come alleato un diffuso consenso pubblico, costruito e centrato sulle ideologie del denaro e del successo.
Proprio da ciò nasce il bisogno di rilanciare le buone pratiche dell’antimafia con un proficuo contributo delle associazioni per una lotta che abbia come finalità il principio di legalità.
In occasione dei memorandum è in programma un evento del Presidente della Regione Lazio Avv. Francesco Rocca e del Presidente dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza, la Legalità e la Lotta alla corruzione della Regione Lazio Gen. C.A. CC (r) Serafino Liberati con il Convegno ““La piovra nell’era digitale – le nuove sfide alla criminalità organizzata”.
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Last modified: Maggio 24, 2024
