Il 7 marzo, alle 16, nell’aula magna della Fondazione Polo universitario grossetano, un’illustre figura dell’archeologia, la professoressa Nicoletta Volante, terrà una conferenza intrigante dal titolo “La preistoria del latte”. L’evento è parte del progetto “Incontri con le voci dell’archeologia”, frutto della collaborazione tra la Fondazione Polo universitario grossetano, il Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e l’Associazione archeologica maremmana.
Di Daniel Caria
Nicoletta Volante, professoressa associata di Preistoria e Protostoria presso l’Università di Siena, è una figura di spicco nell’ambito della ricerca archeologica. Ha dedicato la sua attività di studio a contesti del Paleolitico superiore, del Neolitico e dell’età dei Metalli in Italia centrale, lavorando su siti di rilevanza come Vado all’Arancio (Massa Marittima), Poggio Spaccasasso (monti dell’Uccellina), Monte Cetona (Siena), e Monte Amiata.
La conferenza propone un viaggio nel passato alla scoperta della “Preistoria del latte”, esplorando il suo valore come alimento materno nella storia dell’evoluzione umana. La professoressa Volante tratterà anche il latte come prodotto dell’allevamento, analizzando le complesse tecniche di trasformazione e i know-how specifici che hanno caratterizzato questa pratica fin dai tempi più antichi.
Attraverso tracce archeologiche di casi studio toscani e non solo, la presentazione si concentrerà sulla ritualità legata al latte. Dal suo utilizzo nelle attività quotidiane alle forme di ritualità finalizzate a garantirne l’abbondanza, il latte emerge come elemento cruciale nelle comunità preistoriche. La scoperta di grotte talvolta denominate ‘grotte lattaie’ testimonia la centralità di questo alimento, accompagnato da fenomeni naturali come il “moon milk”, oggetto di attenzioni sin dalla pre-protostoria.
L’ingresso alla conferenza è libero e gratuito, offrendo a tutti l’opportunità di immergersi in un viaggio affascinante attraverso la storia del latte e la sua importanza nella vita delle antiche comunità umane. Un’occasione unica per comprendere il legame tra archeologia, alimentazione e ritualità nel contesto della preistoria.