Regione Toscana — Sono Pistoia, Prato, Fucecchio tra Empolese e zona del Cuoio, Calenzano alle porte di Firenze, Volterra nel Pisano, Monteriggioni nel Senese, Serravalle Pistoiese in Valdinievole, San Gimignano in Valdelsa e Santa Fiora sull’Amiata, e sono i 9 Comuni toscani che da oggi fanno parte della Rete delle Città Medievali italiane nata sotto l’egida dell’Ente nazionale per il turismo (Enit) e che aggrega 28 realtà italiane in 10 regioni.
La Toscana è protagonista del nuovo organismo che mira a creare un’offerta italiana di turismo profondamente incentrato sull’autenticità medievale dei luoghi, tramite la promozione congiunta di un calendario di eventi e rievocazioni storiche di assoluta eccellenza.
Capofila della Rete è Viterbo, poi oltre alle città toscane di cui sopra fanno parte della rete Incisa Scapaccino (Asti), Ariano Irpino (Avellino), Fermo, Sutri (Viterbo), Civita di Bagnoregio (Viterbo), Cairo Montenotte (Savona), Anagni (Frosinone), Boville Ernica (Frosinone), Stroncone (Terni), Vitorchiano (Viterbo), Tarquinia (Viterbo), Mandas (Sud Sardegna), San Gemini (Terni), Narni (Terni), Bevagna (Perugia), Perugia, Scurcola Marsicana (L’Aquila) e Pandino (Cremona).
Enit fornirà alla rete il proprio supporto nella pianificazione di indagini e ricerche mirate, nell’organizzazione di workshop sull’area tematica del “turismo delle tradizioni” e sulla comunicazione.( Fonte, Toscana notizie)
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