GROSSETO (lunedì 21 ottobre 2024) – “Il nuovo metodo di ingresso a medicina si presta a tanti punti interrogativi e non si inserisce in un piano organico della formazione del medico, che deve comprendere anche le specializzazioni. Basta che risulti qualche posto in più rispetto agli anni precedenti e già l’Università lamenta eventuali strutture non adeguate: sarà per avere più fondi?”.
di Anita Testa
IL COMMENTO – A porsi la domanda è il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, nonché capogruppo di Merito e Lealtà, Andrea Ulmi, che dice la sua a proposito della richiesta (approvata in Commissione al Senato) di modificare le modalità di accesso alle Facoltà universitarie di medicina. “Il nuovo metodo”, afferma Ulmi, “non si capisce a che cosa si riferisca, se alla necessità di un territorio, alle disponibilità strutturali dell’ateneo, alla necessità di medici in generale. Al momento mi pare che si tratti solo di un numero ipotetico, purché superiore al precedente.”
ARTICOLI CORRELATI:
– Medicina interna a Grosseto: il reparto è punto di riferimento per i pazienti complessi
– Cambrian patrol: secondo posto per i militari del Savoia
Tag: cronaca, Facoltà, Grosseto, Medicina, Università Last modified: Ottobre 21, 2024