Scritto da 9:59 am Grosseto, Cronaca

Ordinanza del sindaco di Grosseto su luogo di culto islamico: Coordinatore regionale Fratelli d’Italia sostiene

Il deputato grossetano e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, ha espresso il suo sostegno alla decisione del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, in merito all’ordinanza emessa riguardante un luogo di culto islamico situato in via Trento. Rossi, anche assessore all’urbanistica del Comune di Grosseto, ha dichiarato che la decisione del sindaco è fondata e basata sul rispetto delle norme vigenti nell’ordinamento italiano.

Di Daniel Caria

“Chiunque ha il diritto di manifestare liberamente il proprio credo religioso, ma allo stesso tempo ha il dovere di rispettare le attuali norme, siano esse di ordine pubblico o di natura urbanistico-edilizia, che regolamentano la destinazione d’uso dei locali”, ha affermato Rossi. Nel caso specifico, ha sottolineato che gli accertamenti degli uffici comunali e della Polizia municipale sono stati accurati, rivelando che l’associazione culturale celava, in realtà, non finalità sociali, ma di culto all’interno di locali non ritenuti idonei.

Rossi ha indicato di essere relatore in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati di una proposta di legge che mira a porre fine a certi abusi relativi all’uso improprio di locali richiesti per attività socio-culturali o sportive, ma successivamente adibiti a luoghi di culto.

Il deputato ha evidenziato una diffusa proliferazione di associazioni di promozione sociale (Aps) in Italia, che gestiscono luoghi di culto per le comunità islamiche in immobili privi dei requisiti urbanistici, strutturali e di sicurezza necessari per tale destinazione d’uso. Ha criticato la prassi di presentare richieste all’amministrazione comunale per ottenere locali pubblici da adibire a centri culturali, ma successivamente utilizzati come luoghi di culto senza modifiche ai piani urbanistici.

“Non c’è alcuna discriminazione per chi professa il suo credo, ma vanno combattuti abusivismo e il mancato rispetto delle autorizzazioni ricevute”, ha concluso Rossi, sottolineando l’importanza di garantire che l’espressione religiosa avvenga in luoghi idonei dal punto di vista urbanistico-edilizio e nel rispetto delle norme di sicurezza.

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Tag: , Last modified: Febbraio 28, 2024
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