Scritto da 8:17 pm Politica

Rapporto “Finanza di pace. Finanza di guerra” Verità sulla Fornitura Armi

Economia Politica
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Il rapporto è stato presentato al 16esimo incontro annuale della GABV, il primo in Italia, tenutosi a Padova e a Milano dal 26 al 29 febbraio, avente l’obiettivo di

di Domizia Di Crocco

esaminare l’esposizione del settore finanziario verso la produzione e il commercio di armi utilizzate in conflitti su larga scala, mettendo a confronto le politiche e le pratiche delle banche mainstream con quelle delle banche etiche fondate sui valori.

Oltre 959 i miliardi di dollari utilizzati dalle istituzioni finanziarie nel mondo per sostenere la produzione e il commercio di armi, di questi, quasi mezzo trilione di dollari – più della metà dell’investimento totale stimato nel settore – sono forniti dagli USA, mentre 79 miliardi provengono dai primi 10 investitori europei – Fonte, rapporto “Finanza di pace. Finanza di guerra” commissionato da Fondazione Finanza Etica (Gruppo Banca Etica) e dalla Global Alliance for Banking on Values (GABV) a Merian Research.

Nel dettaglio, 15 maggiori banche europee investono in aziende produttrici di armi per un importo pari a 87,72 miliardi di euro.

Nel 2023 la spesa globale per la difesa è cresciuta del 9%, per raggiungere la cifra record di 2,2 trilioni di dollari.( Fonte SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute).

Dati alla mano , le risorse stanziate dai governi, a livello globale, per le forze armate ammontano a 2.240 miliardi di dollari, pari al 2,2% del PIL mondiale.

Fondazione Finanza Etica e GABV denunciano – In questo scenario, le banche, come tutto il settore finanziario, sono partecipanti attive: tra il 2020 e il 2022, le istituzioni finanziarie – tra cui le principali banche, le grandi compagnie assicurative, i fondi di investimento, i fondi sovrani, i fondi pensione – hanno sostenuto l’industria della difesa con almeno 1 trilione di dollari, cifra probabilmente sottostimata rispetto alla realtà, perché non esiste un database ufficiale che raccolga tutti gli investimenti, i prestiti e i servizi di tutte le istituzioni bancarie e finanziarie del mondo nel settore degli armamenti.

Lo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022 e in Palestina nel 2023 ha fatto salire alle stelle il valore delle azioni delle imprese produttrici di armi: una fregata multiruolo europea (FREMM) vale lo stipendio di 10.662 medici all’anno (media dei paesi OCSE), un aereo da caccia F-35 equivale a 3.244 posti letto di terapia intensiva e un sottomarino nucleare di classe Virginia costa quanto 9.180 ambulanze.( Fonte IPB, International Peace Bureau).

In sintesi,metà dei fondi stanziati dai governi a livello globale per le forze armate (oltre 2 miliardi) sarebbe sufficiente per fornire assistenza sanitaria di base a tutti gli abitanti del pianeta e per ridurre significativamente le emissioni di gas serra.

la guerra in Ucraina ha gettato una nuova luce sull’industria degli armamenti, in particolare nel Nord del mondo.


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Last modified: Febbraio 29, 2024
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