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Rommel “la volpe del deserto”

Il grande generale tedesco Erwin Rommel era soprannominato dai suoi commilitoni “der Wüstenfuchs” – la volpe del deserto – per la sua abilità a muoversi tra le dune sabbiose africane durante la Seconda Guerra Mondiale.

di Domizia Di Crocco

Nei meandri dei dettagli, Nel 1941 Hitler scelse di mettere Rommel a capo dell’Afrika Korps, il contingente inviato in Africa settentrionale a dare man forte agli italiani. L’obiettivo era conquistare l’Egitto (occupato dai britannici), superare il canale di Suez e raggiungere il Medio Oriente. Per gli italiani non fu una buona idea!

Ricordiamo il Generale Rommel, Erwin Johannes Eugen per l’esattezza, come l’uomo che nel 1940 divenne il comandante più famoso della Settima Divisione corazzata durante l’avanzata attraverso la Francia. Dopo due anni, quando il suo Africa Kops si attestò con le forze italiane a poco più di 100 chilometri da Alessandria, il suo nome correva in tutto il mondo. Lo stesso anno fu nominato federaremasciallo da Hitler e per gli inglesi era il miglior generale della guerra.

Ma fu proprio in Libia che Rommel conquistò definitivamente la sua grande fama di comandante e l’appellativo di “Volpe del deserto”.

Con questo breve trattato descrittivo di un pezzo di storia che ha segnato le guerre mondiali, in particolare la seconda si deduce che attraverso il soprannome un individuo è noto nella comunità e con esso viene distinto da omonimi, come Rommel, appunto.
Inoltre, esso può avere anche la funzione di segnalare l’appartenenza a un dato ramo della famiglia.


Il soprannome è il fenomeno più emblematico e creativo tra le diverse forme del nominare.
Altro è se non il riflesso delle caratteristiche fisiche, delle abitudini, del mestiere e della provenienza geografica del soggetto e della famiglia del soggetto a cui fa riferimento.

Lo studio dei soprannomi appartiene all’antroponimia, uno dei rami dell’onomastica, e risulta particolarmente fruttuoso per quanto riguarda la penisola italiana, ricca in tal senso.

L’onomastica, dunque, può chiarire molti dubbi sulle nostre origini e il posto che occupiamo in una comunità, mediante l’analisi scientifica dei soprannomi .

Ritornando a Rommel, furono proprio gli italiani che originarono il soprannome “ volpe del deserto” sul generale in quanto , sembra che non nutrisse un buon giudizio nei confronti del nostro esercito e degli italiani. A tal riguardo fu voluto tale soprannome che a mio avviso vada interpretato.

Nel merito di tale dicotomia, bisogna considerare il livello psico-sociale sul quale il soprannome agisce, i piani sono diversi, muovendosi in più direzioni: se da un lato contribuisce alla definizione del Sé nella comunità, dall’altro si rivela uno strumento di vero e proprio controllo sociale, in grado di condizionare la considerazione che si ha di un individuo o, ancora, stigmatizzarne e punirne comportamenti poco condivisibili .

A dimostrazione di ciò, Rommel poteva essere considerato astuto e veloce come un volpe, ma le volpi del deserto non hanno un aspetto e caratteristiche brillanti!
Infatti, la volpe del deserto è uno degli animali del deserto, forse tra i più buffi: piccola volpe dall’aspetto molto caratteristico, socievole con un udito super connotato, viste le dimensioni delle sue orecchie, il resto rispecchia i canoni di grandezza molto limitate e tozze.
Volendo vedere nel generale la tendenza a non voler socializzare con gli italiani il grado di condizionamento e di stigma sociale che il soprannome in questione è stato sottoscritto lo si può attribuire al voler punire Rommel per il suo comportamento poco condiviso con i miliziani italiani e l’italiano in quanto tale ,come popolo.


Tag: soprannomi, antroponimia












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Last modified: Marzo 13, 2024
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