Mattia, forse figlio ideale, educato, intelligente e per certi versi un po’ troppo maturo per la sua età : un ragazzo di 18 anni.
di Domizia Di Crocco
Mattia Cappellani ha perso la vita in una mattina della festa della Repubblica, la festa dell’Italia e degli italiani. La moto che amava più di ogni altra cosa, per senso di libertà che si percepisce standone in sella. Gli esami che avrebbe dovuto fare dopo il suo percorso scolastico al Polo Tecnologico Manetti Porciatti, per poi intraprendere gli studi universitari: era la sua passione la Meccanica.
Oggi il suo banco vuoto, i compagni lo vivono lo circondano… I loro sguardi sono persi nel vuoto, verso un pensiero che ricorda loro compagno ormai perso, che non ritornerà nella realtà concreta.
All’ingresso della scuola, sulla ringhiera esterna due striscioni “Ciao Mattia buon viaggio 5EN” e “Per sempre con noi. Mattia vive”. Entrati nella classe, la 5EN situata al III^ piano dell’Istituto sito di via Brigate Partigiane. Un mazzo di rose bianche e margheritine sono poggiate sul banco che per un intero anno è stato assegnano a Mattia.
Sullo striscione con un pennarello nero vergano scritte due frasi “Ciao Tamarro” e “Fai buon viaggio Cappe”. Poi come sono entrati, escono. Adesso solo cordoglio e solidarietà , non è a scuola, ma accanto a Mattia e la sua famiglia.
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