Scritto da 5:07 pm Cronaca

Trasmissione RAI 3 ” Petrolio” ENI attiva Censura Preventiva

Trasmissione RAI 3 “ Petrolio” condotta da Duilio Giammaria
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La prima della nuova serie di “Petrolio” andata in onda il 27 febbraio su Rai 3, condotto da Duilio Giammaria ha originato polemiche dai toni forti.

di Domizia Di Crocco

Big Oil internazionali è stata additata sul rischio della emergenza climatica, essendo a conoscenza di tutto già cinquanta anni fa, oggi abbiamo vissuto sulla nostra pelle gli effetti: In Italia 80000 morti premature dovute a inquinamento e 110 miliardi di danni dovuti a eventi climatici catastrofici – queste le parole delle Greenpeace Italia e ReCommon.

La censura preventiva messa in campo da ENI in prima serata durante la trasmissione di RAI 3 “Petrolio”, viene trasmessa con la lettura di un comunicato dai toni durissimi e intimidatori nei confronti della redazione, che ha impedito un dibattito sulle sue responsabilità per la crisi climatica, e sulla causa che come Greenpeace Italia e ReCommon abbiamo intentato nei suoi confronti per gli impatti delle sue attività sul clima, è di una inaudita gravità.

Nei mesi scorsi Greenpeace Italia e ReCommon hanno dimostrato, con il report “ENI sapeva”, come anche l’azienda petrolifera italiana possa essere inserita nel novero di quei colossi energetici che conoscevano già decenni fa i danni che il loro business avrebbe causato al clima terrestre, – ricordano le due organizzazioni – ma che hanno deciso di ignorare questi allarmi, continuando a sfruttare le fonti fossili nonostante siano la maggiore causa di accumulo di anidride carbonica in atmosfera.E’ evidente che ENI non vuole che si parli del suo contributo alla crisi climatica. Perché scappa dal confronto?

ENI, in maniera preventiva, ha inviato una nota, letta da Giammaria, nella quale ha spiegato di aver declinato l’invito a partecipare al dibattito programmato, poiché la trasmissione – andata in onda in diretta – sarebbe stata «Un atto di accusa pregiudiziale verso le società energetiche, basato su contestazioni inaccettabili e che saranno demolite in altre sedi dedicate.

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Last modified: Febbraio 29, 2024
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