Nel cuore della Maremma grossetana, sorge un gioiello di biodiversità e bellezza naturale che incanta chiunque vi metta piede: la riserva naturale statale del Belagaio. Questo scrigno di natura incontaminata, custodito con dedizione dai Carabinieri Biodiversità di Follonica, è una testimonianza vivente dell’impegno per la conservazione ambientale.
Di Daniel Caria
Il deputato grossetano Fabrizio Rossi ha avuto il privilegio di visitare di persona il Belagaio e di incontrare il Colonnello Giovanni Quilghini, direttore del reparto Carabinieri Biodiversità, insieme al Generale di brigata Raffaele Manicone, Comandante dei 28 reparti del raggruppamento Carabinieri Biodiversità italiani. Durante la visita, Rossi ha potuto ammirare le molteplici attività svolte dai Carabinieri e dal personale civile della Forestale all’interno della riserva, che vanno dalla tutela dell’ambiente alla riproduzione e all’allevamento del prezioso cavallo di razza maremmana.
La riserva del Belagaio non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un centro di conservazione e riproduzione per il cavallo maremmano, una razza equina unica e preziosa. Questo complesso ambientale offre un’opportunità straordinaria per lo sviluppo dell’educazione ambientale, che potrebbe coinvolgere studenti provenienti da ogni parte d’Italia, contribuendo così a diffondere la consapevolezza sulla necessità di proteggere e preservare la biodiversità.
Rossi ha assicurato al Generale Manicone e al Colonnello Quilghini il suo impegno nel portare l’attenzione della Commissione Ambiente sulla riserva del Belagaio e sulle importanti questioni emerse durante la sua visita. Ha lodato l’Arma dei Carabinieri per il loro ruolo essenziale nella protezione di luoghi unici come il Belagaio, esempi tangibili del ricco patrimonio naturale italiano che merita di essere salvaguardato per le generazioni future.
Il Belagaio rappresenta un punto di incontro tra storia, paesaggio e natura, una testimonianza della connessione speciale tra l’uomo e il suo ambiente. È un luogo che merita di essere preservato e valorizzato, un tesoro della Maremma grossetana e dell’intera Italia.
Last modified: Marzo 19, 2024
